domenica 15 gennaio 2012

Kevin Smith

Clerks - Commessi (Clerks) (1994) - 2,5/5
Generazione X (Mallrats) (1995) - 1,5/5
In cerca di Amy (Chasing Amy) (1997) - 3/5
Dogma (Dogma) (1999) - 3,5/5
Jay & Silent Bob... Fermate Hollywood! (Jay & Silent Bob Strike Back) (2001) - 2,5/5
Jersey Girl (Jersey Girl) (2004) - 2,5/5
Clerks II (Clerks II) (2006) - 2,5/5
Zack & Miri - Amore a... primo sesso (Zack and Miri Make a Porno) (2008) - 2,5/5
Poliziotti fuori - Due sbirri a piede libero (Cop Out) (2010) - 1,5/5
Red State (Red State) (2011) - 3/5

Smith (1970), americano, ha ottenuto un clamoroso successo col suo film a basso budget Clerks, in cui evidentemente molti americani medi si sono riconosciuti. In seguito ha diretto prevalentemente commedie irriverenti, ma si è cimentato anche in generi opposti come il thriller/horror.

-Clerks - Commessi
USA 1994 - commedia - 92min.

Una giornata nella vita di Dante, commesso in un negozio di generi alimentari cui si reca sebbene quel giorno non toccasse a lui, e Randal, commesso in un negozio di videonoleggio lì vicino, che apre e chiude quando gli gira e preferisce passare il tempo nel negozio dell'amico chiacchierando e dicendo sconcezze.

Molto divertente, costruito per episodi, siparietti più o meno comici in cui vengono presentati personaggi grotteschi che compongono la compagine della società americana che si reca in negozi di bassa lega. Il regista gira nel negozio in cui all'epoca lavorava, quindi probabilmente il film contiene situazioni un po' esagerate ma di carattere autobiografico. Uno degli esempi più eclatanti di film di derivazione stilistica tarantiniana, coinvolge per la surreale e volgare simpatia dei protagonisti. Con le dovute cautele, può essere considerato un interessante documento sociologico.

Voto: 2,5/5

-Generazione X
USA 1995 - commedia - 94min.

Due ragazzotti lettori di fumetti sono piantati dalle loro ragazze. Tentano di riconquistarle durante un'assurda giornata al centro commerciale.

Il ritmo e la comicità spontanea del primo film vanno a farsi benedire, soppiantati da battute infelici, storia insulsa, personaggi poco accattivanti e gag più o meno riuscite. Divertenti i siparietti di Jay & Silent Bob, nonchè la comparsata di Stan Lee nella parte di sè stesso. Il resto è superfluo.

Voto: 1,5/5

-In cerca di Amy
USA 1997 - commedia - 111min.

Holden lavora come fumettista assieme all'amico di sempre Banky, che inchiostra i suoi disegni. In occasione di un Comicon a New York Holden conosce Alyssa di cui si invaghisce, ma presto scopre che è lesbica. Diventano amici, ma Holden vorrebbe dichiararsi a lei. Inoltre questa situazione mina il rapporto fra i due amici.

Al contrario dei due film precedenti (con cui questo compone una trilogia sul New Jersey) la comicità surreale lascia il posto ad una commedia sentimentale ancora pregna di battute sboccate, ma anche insolitamente fine nella descrizione psicologica dei due protagonisti e nella descrizione del cambiamento del loro rapporto. Si segue volentieri perché è in grado di dire qualcosa anche a chi non ha provato una situazione "al limite" come il rapporto illustrato nel film, perché in senso lato parla dei rapporti uomo-donna in generale, e del modo in cui i due sessi ragionano diversamente. Bel cast, con un Ben Affleck insolitamente bravo ed una bella schiera di comprimari (ancora presente il duo Jay & Silent Bob) sostengono un film la cui pecca principale è qualche lungaggine di sceneggiatura che rende la seconda metà ripetitiva e meno riuscita della prima, più leggera: retaggio dei film precedenti di Smith.

Voto: 2,5/5

-Dogma
USA 1999 - fantastico - 128min.

Due angeli cacciati dal paradiso e relegati nel Wisconsin vogliono sfruttare un'occasione per ritornare al loro mondo: per l'anniversario della riconsacrazione di una chiesa del New Jersey, il vescovo ha deciso di conferire l'indulgenza plenaria a chiunque varcherà le soglie della pieve. Urge fermarli, perchè qualora i due riuscissero nell'impresa, si dimostrerebbe l'infallibilità di Dio (che per altro è scomparso e nessuno sa dove sia andato) e tutto l'universo si distruggerebbe. Allora il Metatron, l'angelo per mezzo del quale Dio parla agli uomini, affida questa missione a Bethany Sloane, una tizia che peraltro è in crisi di fede.

Storia intricata, tantissimi personaggi, situazioni assurde, compongono questo affresco satirico verso la religione cristiana , di cui si evidenziano varie assurdità (anche se Smith fa un po' di confusione mettendoci dentro pure la figura di una Musa...). Fra mostri di escrementi e folli angeli sterminatori, la surreale commedia procede per oltre due ore in un susseguirsi di gag, alcune più riuscite di altre, incurante del buon gusto e del politically correct. Un delirio anticristiano che verrà ripreso da Smith nel ben più serio thriller Red State. Qui la baracconata alla Clerks la fa da padrone, complice la coppia Jay&Silent Bob cui sono affidati i momenti più divertenti. Il cast è forse il punto di forza del film, specie l'irresistibile Alan Rickmann che mostra di volersi divertire più che mai nel ruolo di messaggero divino asessuato. Come al solito i più bigotti potranno prendersela, ma la commedia sovversiva è un classico del cinema americano, ed affonda le sue radici nello slapstick di Mack Sennett ed il suo gusto per il suo ribaltamento di regole; la novità forse è il tema trattato, che come ben sappiamo in America è ambivalentemente dileggiato o strenuamente difeso da posizioni ultraconservatrici. Strabismo di un Paese che stampa il motto "In God We Trust" sulle sue banconote ed ha al contempo la più sviluppata industria cinematografica del porno.
Un film molto divertente che a volte eccede nell' autocompiacimento.

Voto: 3,5/5

-Jay & Silent Bob...Fermate Hollywood!
USA 2001 - commedia/grottesco - 104min.

Jay e Silent Bob scoprono che a Hollywood stanno girando un film basato su di loro, così partono per boicottarlo, dato che non hanno ricevuto soldi per i diritti di immagine.

Baracconata nonsense ricca di umorismo triviale e situazioni assurde, con attori che interpretano gente che critica i film dove loro stessi hanno recitato, finti Scooby Doo e registi impegnati in improbabili sequel. Metacinema all'ennesima potenza che fa la gioia di chi è cresciuto negli '90 (e anche un po' prima) per il citazionismo ed i rimandi a serie tv e film del periodo. Ad una prima metà spassosa subentra un secondo tempo più lento e sfilacciato, ma il divertimento è comunque garantito, se si è capaci di non prendere la vita troppo sul serio.

Voto: 2,5/5

-Jersey Girl
USA 2004 - commedia - 102min.

Ollie lavora in un ufficio stampa, ha una bellissima moglie e tutto va alla grande. Senochè la moglie muore di parto. Lo stress della perdita e del crescere da solo la bambina fa sì che si fotta con le sue mani, perdendo il lavoro. Rincasato nel natio New Jersey a casa del vecchio padre, comincia una nuova vita fra depressione, colloqui di lavoro inconcludenti e poco tempo da dedicare alla figlia. Man mano che la bambina cresce però il rapporto fra i due si intensificherà.

Smith prosegue il corso della commedia sentimentale intrapreso con In cerca di Amy, ma qui declina il sentimento nell'ottica padre-figlia, un binomio quasi per nulla usato al cinema: vi si avventura con delicatezza e un po' di melensaggine, ma è sostenuto da una storia piacevole e da bravi interpreti. L'operazione è forse meno fresca ed originale dell'altro film, ma non manca di intenerire, divertire e commuovere: emoziona, insomma. E' il primo film in cui non compare la coppia Jay & Silent Bob, la cui ultima apparizione nella filmografia del regista è nel successivo Clerks II. Da un lato dispiace, ma dall'altro è segno di una maturazione di Smith e della volontà di esplorare nuovi territori.
Gradevole colonna sonora.

Voto: 2,5/5

-Clerks II
USA 2006 - commedia - 97min.

Randal e Dante lavorano al fast food Mooby's dopo che il vecchio quick stop è andato in fumo (letteralmente). Dante sta per sposarsi e trasferirsi con la sua compagna in Florida, ma ha una situazione irrisolta con il suo capo, la seducente Becky. Nel suo ultimo giorno di lavoro al Mooby's, ne capiteranno di tutti i colori.

Passano gli anni ma non la voglia da parte di Smith di divertire in modo irriverente. Questa volta il film è a colori a tinte pastello, come l'infantilismo che pervade tutto il film: i protagonisti sono eterni bambini che non sanno o non vogliono affrontare le responsabilità del mondo adulto. Grande spasso per i cinefili a caccia di citazioni, è reso appetitoso da una bella colonna sonora e dal brio degli interpreti (ancora presente la coppia Jay & Silent Bob).
Nessuna novità di rilievo, ma...repetita iuvat, a volte.

Voto: 2,5/5

-Zack & Miri - Amore a...primo sesso
USA 2008 - commedia - 102min.

Zack & Miri, amici da sempre e compagni di liceo, sono due squattrinati coinquilini di una catapecchia fatiscente da qualche parte nel New Jersey. Per trovare i soldi necessari a pagare l'affitto, hanno l'idea di girare un porno assieme a dei conoscenti. Quest'esperienza modificherà il loro rapporto.

A partire da questo film, Smith inizia a percorrere strade diverse da quelle già ampiamente battute nei film precedenti; siamo ancora nel territorio della commedia, ma c'è un ricambio quasi totale di attori e la storia è del tutto slegata dai film passati. La licenziosità del soggetto ha probabilmente causato il ritardo di distribuzione in Italia, dove è arrivato con 2 anni di ritardo. In realtà si vede molto meno di quanto si immagini, anche se un fugace nudo integrale maschile nel finale potrà far piacere al gentil sesso.
Smith scrive con la consueta irriverenza dialoghi espliciti e pieni di battute volgari, ma un po' di scurrilità ogni tanto è anche divertente. Più che altro il film è sesso-centrico in tutto, e ciò alla lunga stufa un po', specie quando si tenta di conciliare questo aspetto con la più rassicurante commedia sentimentale americana verso cui si scivola pericolosamente nella seconda parte (anche se il finale si salva).
Intrattenimento senza pretese, è adatto ad adolescenti e giovani adulti, mentre probabilmente risulterebbe insopportabile per presone anagraficamente più mature.
Simpatico il cast, azzeccato il reparto costumi, musica poco incisiva.
Così così, ma va bene per passare una serata in compagnia.

Voto: 2,5/5

-Poliziotti fuori
USA 2010 - commedia - 107min.

Due poliziotti, il bianco Jimmy (Bruce WIllis) e il nero Paul (Tracy Morgan) sono sospesi dal servizio per un mese senza stipendio dopo aver mandato a monte un'operazione. Jimmy deve racimolare i soldi per pagare il matrimonio della figlia, vendendo una rara figurina, ma gli viene rubata. Con l'aiuto dell'amico si mette sulle tracce del ladro.

Primo film che Smith dirige senza averlo scritto, e si vede. Il suo ingresso nel mondo del mainstream è la perfetta rappresentazione di quanto il cinema indipendente sia più creativo di quello hollywoodiano da catena di montaggio. Tutto è già visto, a partire dal clichè dei due poliziotti dal rapporto tormentato. Coppia d'azione e coppia comica insieme, i due danno vita a situazioni più o meno divertenti (prevalgono le seconde), non supportati da linee di dialogo all'altezza. Il ritmo è veloce, forse per nascondere l'imperizia di scrittura. Restano qualche battuta ed un paio di gag, il resto si perde nel mare del già visto.
Smith si limita a dirigere il traffico, totalmente subordinato alle logiche di produzione industriale.
Evitabile.

Voto: 1,5/5

-Red State
USA 2011 - thriller - 88min.

3 collegiali arrapati contattano una donna tramite un sito di annunci e pensano di spassarsela con una nottata di performance sessuali. Incappano invece in una setta di fanatici cristiani del luogo, capitanata dal pastore Abin Cooper (Michael Parks) che dopo una lunga invettiva sulla corruzione morale dell'America, specie in fatto di costumi sessuali, decreta la condanna a morte del terzetto. Ma l'intrusione di un poliziotto dà il via ad una reazione a catena che porta ad un assedio della proprietà della setta da parte delle forze di polizia.

Smith raggiunge la maturità artistica con un thriller/horror, fatto raro dato che di solito avviene il percorso inverso. Red State è la versione seria di Dogma, una critica al traviamento del pensiero operato dai dettami della religione. Non che i non-adepti siano meglio: fedifraghi, violenti, amorali, animaleschi; sono gli uomini del XXI secolo, cosiddetti civilizzati. Dopo una prima parte di taglio horror, il film si dilunga in un film d'assedio che sembra un rovesciamento de La notte dei morti viventi: si cerca di contenere la minaccia all'interno della casa, ma non ci si rende conto che il male lì contenuto altro non è che la forma esplicita di quello che inonda già il resto del mondo, forse in forma meno eclatante. Il film è meno astratto di quanto sembri ad uno spettatore europeo, perchè il fanatismo religioso è un fenomeno assai diffuso negli USA (come documentato in vari film, vedi il documentario Jesus Camp del 2006, di Heidi Ewing e Rachel Grady) e stavolta Smith affronta il problema sottolineando come ci sia poco da scherzare.
Sebbene non sia particolarmente originale e si accomodi (a livello di scrittura e messinscena) a parametri già ampiamente usati nel cinema di genere, Red State è un valido film di denuncia ed il compimento artistico del regista del New Jersey, che forse chiude per sempre una fase della sua carriera per iniziarne una del tutto diversa.

Voto: 3/5

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