domenica 28 agosto 2011

Jim Jarmusch

Permanent Vacation (1980)
The New World (1982) - cortometraggio
Stranger than Paradise (1984)
Coffee and Cigarettes (1986) - cortometraggio
Daunbailò (Down by Law) (1986)
Coffee and Cigarettes II (1989) - cortometraggio
Mystery Train - Martedì notte a Memphis (Mystery Train) (1989)
Taxisti di notte (Night on Earth) (1991)
Coffee and Cigarettes III (1993) - cortometraggio
Dead Man (1995) - 4/5
Year of the Horse (1997)
Ghost Dog - Il codice del samurai (Ghost Dog: The Way of the Samurai) (1999)
Ten Minutes Older: The Trumpet (2002) - episodio Int. Trailer Night
Coffee and Cigarettes (2003)
Broken Flowers (2005)
The Limits of Control (2009)

Jarmusch (1953) uno dei più famosi esponenti del cinema indipendente americano, dirige pellicole surreali che hanno per protagonisti individui emarginati o comunque incompresi dalla società (e da sè stessi).

-Dead Man

di Jim Jarmush - USA/Germania/Giappone 1995 - western (drammatico) - 129 min.

Western surreale girato in bianco e nero con la colonna sonora di Neil Young e Johnny Depp come protagonista.
Molto difficile darne un'interpretazione globale, soprattutto farne una recensione per persone che (nella maggior parte dei casi) non l'hanno visto. Vi sono descritte situazioni che non seguono una linearità razionale, una trama ben definita; il film sembra piuttosto avere un canovaccio da cui sono nate idee, improvvisazioni registiche ed attoriali che hanno contribuito a donare quella componente di fascino tipica dei film surreali, che non si capisce se sia dovuta ad una gestione libera della realizzazione o sia invece il prodotto di una accurata e meticolosa pianificazione.
Veicolo di sensazioni, sussurri di morte e anche di ironia, di riflessione cupa sull'esistenza ma anche di rassegnazione di fronte al proprio destino, che l'autore sembra incoraggiare a prendere con serenità in ogni momento.
La colonna sonora è strepitosa, rende magnificamente l'isolamento e la selvatichezza della natura incontaminata e della poca umanità americana di frontiera che la popola, persone che non si sa come abbiano fatto a finire laggiù, e che nonostante tutto non sono capaci di andarsene, di modificare il proprio destino, e non sembrano nemmeno volerlo più di tanto; tutti sono rassegnati o forse non ne vogliono sapere del mondo evoluto, civilizzato e industrializzato dei nostri tempi, ma vivono in questa sorta di "limbo", nè fra i vivi nè fra i morti, in un mondo che non sembra il nostro (non è neanche a colori) ma in una via di mezzo, un compromesso in cui stanno senza decidersi per una parte precisa. E qui giunge il protagonista, che ha lasciato tutto perchè ha trovato impiego in una piccolissima fabbrica metallurgica dove, fra l'altro, non ottiene il posto perchè durante il suo lungo trasferimento è già stato assunto un altro impiegato. Quasi a dire che in questa "terra di confine" nulla è come nel resto del mondo, non esistono più i doveri quotidiani del lavoro e il concetto di "mandare avanti la società", perchè qui la società non va da nessuna parte, come se fosse già morta.

E morti sono coloro che la abitano e coloro che vi giungono, come anche Depp che, soccorrendo una ragazza per strada, finisce per trascorrere la notte con lei, e al mattino, scoperti dall'ex-fidanzato della donna (che gli dice: "Io non ti ho mai amato veramente", perchè nemmeno i sentimenti possono essere autentici in questo mondo, come nemmeno la natura: la ragazza mostra infatti a Depp delle rose di carta fatte da lei, che col bianco e nero sembrano fiori veri), Depp spara a quest'ultimo colla pistola di lei, uccidendolo, ma non prima che lui spari alla ragazza colpendola a morte, e in modo tale che il proiettile, trapassandola, colpisca anche Depp e gli si conficchi nel torace molto vicino al cuore. Moribondo, Depp fugge e viene soccorso da un Indiano (che fra l'altro è stato occidentalizzato perchè deportato in Europa dopo essere stato catturato da piccolo, e poi scappato per ritornare alla terra d'origine) di nome Nessuno (nome che rappresenta tutti gli abitanti del luogo: tanti "nessuno" che vagano senza meta) a cui rivela il suo nome: William Blake, come l'omonimo poeta inglese (Depp porta quindi il nome di una persona morta = dead man; si può ben notare come la sua presenza in questo ambiente sia quindi più che azzeccata). Nessuno crede che Depp sia lo spirito del defunto Blake che ancora non ha trovato la via per il "mondo degli spiriti" e si offre di fargli da "guida", mentre il padre dell'uomo ucciso da Depp assolda dei criminali per farlo fuori.

Questa è più o meno la trama, il finale è aperto a molteplici interpretazioni.
In ogni caso pur avendolo visto solo una volta, è sicuramente entrato nell'elenco dei miei film preferiti, e Johnny Depp si dimostra ancora una volta un grande attore, così come Jarmush un talentuoso regista.
Lo consiglio a tutti, anche ai non amanti dei film più ermetici e oscuri: è un'esperienza che lascia il segno.

Voto: 4/5

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