sabato 27 agosto 2011

Milano 55,1. Cronaca di una settimana di passioni

di Luca Mosso, Bruno Oliviero - Italia 2011 - documentario - 105min.

Documentario sulle comunali milanesi 2011, che hanno decretato la vittoria del centrosinistra dopo 18 anni.

Il documentario (lavoro collettivo di un team di giovani registi milanesi supervisionati da Luca Mosso e Bruno Oliviero) documenta l'ultima settimana di campagna elettorale dei due candidati sindaci, l'uscente Letizia Moratti (PDL) e Giuliano Pisapia (PD), nonché la vittoria di quest'ultimo. I registi hanno in particolare seguito le attività di due politici delle opposte fazioni: Stefano Boeri, architetto appartenente al PD, e Matteo Salvini, eurodeputato e capogruppo della Lega Nord (quindi alleato col PDL) nelle loro arringhe pubbliche e conferenze.
Il punto di vista privilegiato è quello del PD (per cui il collettivo registico chiaramente parteggia), di cui si documentano assemblee, dichiarazioni e festa finale. Meno spazio si dà all'avversario, inoltre filmando maggiormente esponenti della lega piuttosto che del PDL. A prescindere dalle preferenze politiche i registi si limitano comunque a filmare senza commento le varie attività di propaganda politica che si succedono in questi 7 giorni, cercando di catturare l'ansia partecipativa della popolazione milanese all'evento, segno secondo i vincitori della profonda volontà degli elettori di cambiamento nell'amministrazione cittadina.
L'entusiasmo delle folle che accolgono con ovazioni discorsi di intellettuali sostenitori del PD fanno da contraltare a discorsi beceri del fronte leghista, in modo da far apparire i primi necessariamente colti e progressisti, ed i secondi zotici e ignoranti (l'elettorato PDL pare invece del tutto assente). Se uno sbilanciamento di parte in un documentario politico è comunque scontato e inevitabile, è il concept dell'operazione che non convince: adatto più all'approfondimento da notiziario che alla sala cinematografica, questo film assomiglia molto ad un reportage giornalistico, mancando di qualunque registro filmico: nessuna ricerca estetica, nessun apparente commento da parte degli autori (che come abbiamo visto invece parlano eccome, attraverso il montaggio), solo l'obiettivo di riportare un fatto di cronaca politica, è un'operazione che interessa fino ad un certo punto.
Assolve alla sua funzione di documento, ma non a quella di intrattenimento: più che un documentario è un lungo servizio televisivo che non si vede perchè debba essere trasmesso in un cinema. Interessante, ma cinematograficamente nullo.

Voto: 2,5/5

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