venerdì 12 agosto 2011

Jon Favreau

Made - Due imbroglioni a New York (Made, 2001)
Elf (2003)
Zathura - Un'avventura spaziale (Zathura, 2006)
Iron Man (2008) - 3/5
Iron Man 2 (2010) - 2/5
Cowboys & Aliens (2011) - 2/5

Favreau (1966), americano, ha iniziato negli anni '90 una carriera d'attore televisivo e cinematografico, per poi darsi alla regia. Ultimamente si sta focalizzando in blockbuster molto dispendiosi (e anche redditizi).

-Iron Man
USA 2008 - fantascienza/azione - 120min.

Il magnate dell'industria bellica statunitense Tony Stark, genio della tecnologia ed inguaribile istrione dongiovanni, è rapito in Afghanistan da un gruppo di terroristi che lo vuol costringere a costruire per loro l'ultima arma uscita dalle fabbriche Stark: il temibile missile Jericho. A loro insaputa Stark riesce invece a costruirsi una rozza armatura robotica con la quale riesce a fuggire. Tornato a casa in California perfeziona in gran segreto la sua creazione, ancora indeciso su come utilizzarla. Anche i terroristi però sembrano intenzionati a crearne una da usare per i loro scopi, ma chi li sta aiutando?

All'attivo del film una storia ben congeniata ed un cast efficace e ben assortito: Robert Downey Jr., nel ruolo del protagonista, è una rivelazione, e gli scambi di battute con la sua assistente Pepper (Gwyneth Paltrow) sono esilaranti. Non si è badato a spese per gli effetti speciali, impeccabili. L'armatura è realizzata in modo credibile e non si discosta più di tanto dal disegno originale. L'alternanza tra azione e stasi è ottimamente calibrata. Inoltre il personaggio di Tony Stark è talmente ben tratteggiato da essere uno dei più simpatici dei film di supereroi. Godibilissimo e consigliato! Non perdetevi il sottofinale dopo i titoli di coda.

Voto: 3/5

-Iron Man 2
USA 2010 - fantascienza/azione - 124min.

Difficile per Tony Stark bilanciare fama, carriera, ed imprese eroistiche, anche considerando le pressioni del governo per cercare di ottenere la liberalizzazione dell'arma inventata dallo scienziato imprenditore. Aggiungiamoci anche il solito pazzo criminale ipertecnologico sovietico (Mickey Rourke) ed ecco pronto il secondo capitolo della saga.

Una sola sequenza memorabile (lo scontro buono/cattivo sul circuito di Montecarlo) non basta a reggere tutto un film che si trascina un pò faticosamente per due ore, riciclando situazioni del primo film senza tentare nuove strade. la battaglia finale poi è di una brevità sconvolgente e per nulla gratificante. Mickey Rourke appare poco e dice ancora meno, è una presenza sprecata. Scarlet Joahnsonn, in un ruolo ancora più piccolo ed inutile, si fa notare invece di più grazie al suo naturale sex-appeal, ma è comunque una piccola consolazione. Divertente, ma non al livello del primo.
Come al solito, il finalino in coda ai titoli lascia le porte aperte al numero 3. Qualcuno scommette sul 3D?

Voto: 2/5

-Cowboys and Aliens
Usa 2011 - fantascienza/western - 118min.


Un cowboy (Daniel Craig) si risveglia in mezzo al deserto del New Mexico senza ricordare chi sia e cosa sia quel bracciale metallico che ha attorno al polso sinistro. Giunto nel paese di Absolution, conosce una fanciulla (Olivia Wilde) che sembra interessata a scoprire la sua identità, ed un colonnello (Harrison Ford) burbero e violento il cui figlio è una specie di teppista dell'epoca. La situazione prende una piega inaspettata quando il paese si ritrova a fronteggiare un attacco di dischi volanti...

Ovvero: ecco come Hollywood sta lentamente scivolando verso il fondo della creatività. Da un soggetto cosi' particolare si sarebbe potuto ricavare un film gradevole e divertente. Per la prima mezz'ora Cowboys And Aliens sembra puntare in questa direzione. La bella sequenza iniziale, i titoli che compaiono accompaganti dall'accattivante tema musicale di Harry Gregson-Williams, il cast arcinoto al grande pubblico ed una scenografia curata fanno pensare al meglio. L'attacco degli UFO al paese é sicuramente inedito ed intrigante. Poi, piu' nulla: la storia finisce a metà film, i quattro (!) sceneggiatori sembrano aver esaurito le (poche) idee quando ancora manca un'ora abbondante di film. Per compensare la carenza madornale di una struttura narrativa degna di interesse, non si trova meglio da fare che inserire una lunghissima battaglia finale di cui certo non si sentiva il bisogno, in cui i cowboys sono aiutati dagli indiani (sebbene in minima parte: non togliamo al macho man americano i suoi privilegi di eroe!) a fare piazza pulita di una mega-base aliena (il fatto di essere dei mostri famelici corazzati non impedisce agli E.T. di turno di essere massacrati da lance e fucili dell'Ottocento) con tanto di gigantesca esplosione finale.

Non solo il film (non) si regge su una sceneggiatura inesistente (o comunque monca) e su una regia anonima (peccato, perché Favreau ha dato una buona prova con il primo Iron Man, carico di un'ironia ed un ritmo che qui sembra essersi dimenticato) , ma anche il cast "stellare" non sembra essere particolarmente amalgamato, con il monocorde Daniel Craig che si limita ad assumere per due ore un'espressione granitica e Olivia Wilde limitata da un ruolo minore con poche battute (chiunque avrebbe potuto recitare al suo posto), mentre l'unico che dona espressività al suo personaggio é Harrison Ford, indefesso Indiana Jones sessantenne che sembra anche l'unico a divertirsi un po'.

Perché di divertente in questo film c'è ben poco.

voto: 2/5

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