venerdì 21 ottobre 2011

Massimo Martelli

Per non dimenticare (1992) (medio)
Pole Pole (1995)
Muzungu (2001)
Bar Sport (2011) - 1/5

Martelli (1957), italiano, è autore teatrale e regista televisivo e cinematografico. In quest'ultimo ambito non ha doti di merito.

-Bar Sport
Italia 2011 - commedia - 93min.

La vita di un bar della provincia bolognese e dei suoi strampalati avventori: il tecnico (Claudio Bisio), il gestore ciccione (Giuseppe Battiston), la cassiera avvenente (Aura Rolenzetti), due vecchiette malefiche (Angela Finocchiaro e Lunetta Savino), l'elettricista incapace, (Antonio Cornacchione) il finto playboy (Teo Teocoli) gli odiati gestori del bar di fronte.

Ogni tanto in Italia qualcuno sente il bisogno di fare una commedia corale riunendo qualche comico tv, confezionando una sequela di situazioni più o meno comiche senza una vera e propria trama, con l'illusione di mostrare il particolare per arrivare all'universale o qualcosa di simile. Stavolta ci ha provato il regista Massimo Martelli, attivo principalmente in televisione, adattando il famoso racconto di Stefano Benni, pubblicato per la prima volta nel 1976; il risultato è il solito piattume indegno del grande schermo, stileTutti al mare, Benvenuti al Sud et similia: pellicole che accumulano personaggi stereotipati con la pretesa di fornire ritratti a tutto tondo della società italiana, o almeno di un particolare microcosmo (in questo caso la vita di provincia). Situazioni già viste e riviste, battute che non fanno ridere, attori poco o mal sfruttati, sceneggiatura ellittica: possibile che non si tenti mai niente di nuovo, che non si faccia il minimo sforzo per essere originali? Per la verità in questo film ci sono inserti che per il livello penoso delle commedie italiane moderne pare quasi sperimentale (ironizzo, ovviamente): sequenze animate, computer grafica (giusto un accenno, meglio non esagerare!) ed un incipit preistorico, con cui gli autori forse pensano di stupire: patetico. Solo la colonna sonora si salva, e non certo per meriti di un qualche compositore illuminato: le musiche sono praticamente tutte non originali, e fra i Pooh edIggy Pop almeno non ci si annoia dal punto di vista auditivo; questo aspetto e la recitazione pacata ma incisiva di Battiston sono gli unici due pregi del film. Troppo finto per poter vantare pretese di descrizione realistica della realtà , troppo ancorato al macchiettismo (non) comico della commedia italiana per risultare di qualche interesse, Bar Sport è l'ennesima reiterazione di stilemi usati ed abusati dal nostro cinema che sta diventando sempre più televisione. Che tristezza.

Voto: 1/5

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