domenica 25 settembre 2011

David Yates

The Tichborne Claimant (1998)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2007) - 3/5
Harry Potter e il principe mezzosangue (2009) - 2,5/5
Harry Potter e i Doni della Morte: Parte I (2010) - 3/5
Harry Potter e i Doni della Morte: Parte II (2011) - 2/5

Yates (1963), britannico, dopo anni di lavoro nella BBC, è divenuto noto grazie alla regia degli ultimi 4 film della saga di Harry Potter.

-Harry Potter e l'ordine della fenice
(Harry Potter and the Order of Phoenix) di David Yates - GB/USA 2007 - 133min.

Al suo quinto anno Potter dovrà fronteggiare non solo il ritorno di Voldemort, ma anche la cecità del Ministero della Magia che si ostina (per ottusità o timore?) a negarne la ricomparsa. Sarà aiutato dai membri dell'ordine della Fenice.

La regia passa a Yates, che la manterrà fino all'ultimo film. La scelta è saggia, perché da questo momento la saga vira verso un tono ben più cupo che in passato; dall'altra è discutibile, perché al regista manca quell'inventiva propria di Columbus e Newell. Se a ciò aggiungiamo che il quinto libro è uno dei meno riusciti della saga, il risultato è un film ben fatto ma con poca anima, che non coinvolge molto, se non nel potente finale. Molto curata invece è la psicologia dei personaggi, aspetto molto caro al regista che vi si focalizzerà anche nei film successivi, a discapito forse di una maggiore resa generale del racconto e di alcuni personaggi secondari, spesso sacrificati.

Voto: 3/5

-Harry Potter e il principe mezzosangue
(Harry Potter and the Half-blood Prince) di David Yates - GB/USA 2009 - 147min.

Il sesto anno, Potter e tutto il mondo dei maghi dovrà far fronte all'ascesa del signore oscuro; tempi duri si preannunciano per tutti, nell'ora del potere di Voldemort, la stessa scuola di Hogwarts è minacciata. Mentre i nostri sembrano aver trovato l'unico modo di distruggere definitivamente il loro nemico, le forze del male crescono.

Il sesto libro è uno dei migliori per i picchi drammatici che tocca e la descrizione psicologica di molti dei personaggi principali, che giunge a piena maturazione. Il film invece è molto incerto, in bilico fra la scelta di far prevalere la narrazione alla descrizione, con un risultato ibrido che purtroppo smorza il finale, probabilmente il più emozionante di tutta la saga letteraria, sbrigato frettolosamente senza minimamente arrivare alle vette di coinvolgimento della controparte cartacea. Un vero peccato, perché tutto il film (cui sono state tagliate parti consistenti della storia in sede di sceneggiatura) si rivela poco soddisfacente.

voto: 2,5/5

-Harry Potter e i doni della morte: Parte 1
(Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 1) di David Yates - GB/USA 2010 - fantastico 146min.

Abbandonata la scuola, Harry, Ron ed Hermione si dedicano alla ricerca degli Horcrux (evidente rimando tolkeniano agli anelli del potere) per uccidere definitivamente Voldemort.

Il penultimo film della saga è sicuramente il migliore dei film realizzati da Yates, poiché film e libro coincidono nella fine descrizione delle psicologie dei tre protagonisti, aspetto su cui il regista si è sempre focalizzato (anche sacrificando la narrazione a volte); prendendosi tutto il tempo necessario, cioè dividendo il libro in due film, il regista approfondisce, scava nei rapporti e nei sentimenti dei tre, intesse melodrammi sentimentali e imbastisce un classico discorso su temi quali amicizia, amore, rispetto, coraggio e altre virtù di cui si sentono protagonisti i giovani uomini dell'età di Harry, in primis dell'assunzione di responsabilità. Bella atmosfera, bei paesaggi (finalmente non limitati alle mura della scuola) ben fotografati, qualche piccola, ben assestata aggiunta registica al libro (fra tutte, il ballo improvvisato fra Harry ed Hermione) rendono il film piacevole. Purtroppo ne risentirà l'ultimo film, tutto effetti e grandiosità.

Voto: 3/5

-Harry Potter e i doni della morte: Parte 2
di David Yates - GB/USA 2011 - fantastico - 130min.

Battaglia finale fra Harry (e tutti i buoni) e Voldemort ( e tutti i cattivi).

Così la saga si conclude con 2 ore di mega-battaglia in cui, fra morti aizzati da una parte e dall'altra, si giunge alla conclusione. Il 3D posticcio è inutile. I personaggi non sono più psicologie ma carne da macello. I protagonisti veri sono gli effetti speciali. Ciò non toglie qualche bel momento drammatico, ma la realtà è che in nome del marketing (dividere l'ultimo libro in due film, per fare cassa, il che ha avuto come conseguenza che l'ottavo ed ultimo film è solo un accumulo di scene di azione) si è sacrificato l'aspetto artistico, uniformando questo episodio al piattine dei blockbuster hollywoodiani. Peccato.

Voto: 2/5

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