sabato 27 agosto 2011

Ron Howard

Old Paint (1969) - cortometraggio
Deed of Daring-Do (1969) - cortometraggio
Cards, Cads, Guns, Gore and Death (1969) - cortometraggio
Attenti a quella pazza Rolls Royce (Grand Theft Auto) (1977)
Cotton Candy (1978) - film TV
Skyward (1980) - film TV
Through the Magic Pyramid (1981) - film TV
Night Shift - Turno di notte (Night Shift) (1982)
Littleshots (1983) - film TV
Splash - Una sirena a Manhattan (Splash) (1984)
Cocoon, l'energia dell'universo (Cocoon) (1985)
No Greater Gift (1985) - film TV
Gung Ho - Arrivano i giapponesi (Gung Ho) (1986)
Take Five (1987) - film TV
Willow (Willow) (1988)
Parenti, amici e tanti guai (Parenthood) (1989)
Fuoco assassino (Backdraft) (1991)
Cuori ribelli (Far and Away) (1992)
Cronisti d'assalto (The Paper) (1994)
Apollo 13 (Apollo 13) (1995)
Ransom - Il riscatto (Ransom) (1996)
EdTV (EDtv) (1999)
Il Grinch (How the Grinch Stole Christmas) (2000)
A Beautiful Mind (A Beautiful Mind) (2001)
The Missing (The Missing) (2003) - 2/5
Cinderella Man - Una ragione per lottare (Cinderella Man) (2005)
Il codice da Vinci (The Da Vinci Code) (2006)
Frost/Nixon - Il duello (Frost/Nixon) (2008) - 3,5/5
Angeli e demoni (Angels & Demons) (2009)
Il dilemma (The Dilemma) (2011)

Howard (1954), americano, ha iniziato già da bambino a frequentare il mondo del cinema con piccole parti. In seguito si è dato alla regia, sfornando alcuni blockbuster fatti con l'intento palese di fare solo soldi (Cuori ribelli) e film di ben altro spessore, come il validissimo Frost/Nixon. Abbastanza eclettico, ha spaziato in diversi generi mantenendosi su buoni livelli di realizzazione anche per i film più spiccatamente commerciali. I suoi punti di forza sono nel tratteggio dei personaggi e nella capacità di raccontare storie in modo chiaro e piacevole.

-The Missing
di Ron Howard - USA 2003 - western - 137min.

Nel Far West di fine '800 una banda di indiani capeggiati da una specie di stregone rapisce delle ragazze per portarle in Messico e rivenderle al miglior offerente. Fra esse c'è anche una delle figlie della bianca Maggie (Cate Blanchett), il cui padre aveva abbandonato gli uomini occidentali per andare a vivere con la tribù Apache e che, saputa la notizia, ritorna dalla figlia offrendole il suo aiuto per acciuffare i rapitori. Ma il rapporto padre/figlia è difficile.

Lento e noioso, è un western che conta per i paesaggi e le atmosfere di un'epoca che non esiste più, non certo per la trama, scontata e narrata senza brio. I due protagonisti se la cavano con professionalità, ma la pellicola non risulta coinvolgente. Troppo, troppo lungo per quel (poco) che ha da dire! Guardatelo solo se lo danno in tv e non c'è niente di meglio.

Voto: 2/5

-Frost/Nixon
USA 2008 di Ron Howard - docufiction - 122 min.

E' la ricostruzione del celebre duello televisivo che nel 1977 vide coinvolto l'ex presidente degli Stati Uniti Richard Nixon (unico presidente che abbia mai rassegnato le dimissioni nella storia americana) come intervistato, e il conduttore inglese di talk show David Frost come intervistatore. La trasmissione, la più seguita di tutta la storia americana, riuscì a strappare a Nixon l'ammissione di colpa a proposito dello scandalo Watergate e le sue pubbliche scuse verso l'intero popolo americano.
Il film, senza assumere posizioni di parte ma mantenendo una visione oggettiva per tutta la sua durata, è una riuscitissima docufiction incentrata su due controversi personaggi (interpretati magistralmente da Frank Langella e Michael Sheen): Frost è il giornalista televisivo a caccia di scoop che tenta il colpo grosso della sua carriera con questa intervista, dalla quale dipenderà il suo futuro; è un uomo che non ha a cuore molto altro a parte se stesso, e vive quest'intervista come un'ossessione personale più che come una missione per conto del popolo americano. Nixon è una persona fiera, spavalda, eppure afflitto dai rimorsi di coscienza, perfettamente consapevole dei propri errori eppure restio ad ammetterli, che vive una lacerazione interiore nascosta da un portamento fiero, autoritario, deciso (e convinto) fino all'ultimo a sostenere di aver agito per il bene della nazione. Quando queste cotroverse personalità si incontrano per le sessioni di intervista (suddivise in 2 ore ogni giorno per quattro giorni) danno vita ad un duello (tutta la seconda metà del film) senza eclusione di colpi, nel quale Nixon sembra prevalere fino all'ultimo, quando una brusca inversione di ruoli cambierà le carte in tavola.
Il regista Ron Howard (Apollo 13, A beautiful mind, Cinderella man) dirige con competenza un film da camera senza particolari vezzi tecnici, supportato da una minimalista ma quantomai efficace colonna sonora di Hans Zimmer che si inserisce con discrezione in alcuni momenti chiave della vicenda rendendola ancor più avvincente. Si capisce che è un gran film in quanto coinvolge uno spettatore italiano diciottenne che poco sa della storia della politica americana del dopoguerra, tenendolo incollato alla sedia e rendendolo partecipe di ciò che accade sullo schermo.
Caldamente consigliato.

Voto: 3,5/5

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