Richard Kelly

The Goodbye Place (1996) - cortometraggio
Visceral Matter (1997) - cortometraggio
Donnie Darko (2001) - 3/5
Southland Tales - Così finisce il mondo (Southland Tales) (2006)
The Box (2009)

Kelly (1975), americano, è divenuto famoso a livello mondiale per Donnie Darko. Realizza pellicole fantascientifiche molto personali, e si impone come uno dei registi americani contemporanei più personali.

-Donnie Darko
di Richard Kelly - USA 2001 - fantastico/fantascienza - 113min.

Questo film ha fatto molto parlare di sè. IBDM l'ha considerato uno dei 100 migliori film mai realizzati. Al di là di evidenti esagerazioni è una personalissima e convincente opera prima che rivela la competenza registica di Kelly, almeno prima del deludente "The Box".

2 Ottobre 1988. Siamo in una cittadina della provincia americana, dove vive un ragazzo, Donnie, che soffre di allucinazioni e assume psicofarmaci. La vita famigliare scorre tutto sommato serenamente, e la località è il tipico paesino dove non succede mai niente. Una notte Donnie, che è anche sonnambulo, esce di casa e incontra un uomo vestito da coniglio che gli preannuncia la fine del mondo di lì a 28 giorni, 6 ore, 46 minuti e 12 secondi. Intanto il reattore di un aeroplano precipita sulla casa di Donnie distruggendo la sua camera da letto e facendo del ragazzo una specie di miracolato. Per risolvere il mistero del coniglio (di nome Frank) e salvare il mondo Donnie ha poco tempo a disposizione e nessuna idea di come fare.

Incomunicabilità col mondo degli adulti, rancori e segreti nascosti sotto l'apparente normalità della vita di provincia...vi ricorda nulla? I prestiti o comunque le influenze di Twin Peaks e dei teen horror anni 80 (da Nightmare in poi) sono più che evidenti. Il tema del viaggio nel tempo, pur essendo in questo contesto una novità, non si può dire che sia nuovo. La bravura del regista sta proprio nel mescolare diversi elementi preesistenti in un cocktail inedito che mischia fantascienza, commedia adolescenziale, horror, fantastico, sentimentale, giallo e drammatico in un'unica soluzione. L'ottimo montaggio attira l'occhio in una danza ipnotica fatta di ralenti e ritmi sincopati, salti temporali e passaggi onirici, divisione in capitoli e ripetizioni, non confondendo ma coinvolgendo lo spettatore in una storia incredibile che in quanto tale sarebbe potuta risultare difficilmente coinvolgente. Supportata anche da un'ottima colonna sonora con brani rock e non fra anni '80 e '90, più la malinconica Mad World che è divenuta emblema musicale del film, la pellicola è prevalentemente rivolta ad un pubblico di adolescenti, ma a differenza di altri film quali appunto i teen horror, può piacere anche agli adulti che potranno apprezzare la complessità dei personaggi di contorno e le dinamiche dei rapporti genitori-figli.
Solo in apparenza ermetico e complicato, è un film più che comprensibile soprattutto se rivisto un paio di volte. Non è sicuramente fra 100 migliori film mai realizzati, in quanto i suoi difetti sono più che evidenti (prolissità, alcuni personaggi di cui non si capisce bene l'utilità, qualche inutile voce fuori campo, complicazioni della storia il cui unico scopo sembra essere un esercizio di stile fine a sè stesso), ma è comunque una valida opera prima che merita senz'altro una visione.

Voto: 3/5