venerdì 2 settembre 2011

Pier Giuseppe Murgia

Maladolescenza (1977) - 1/5
La festa perduta! (1981)
Voglia di volare (1984)

Murgia (1940), italiano, è famoso per il sensazionalistico Maladolescenza. Dopo un paio di altri film ha lavorato solo per la tv come sceneggiatore e autore.

-Maladolescenza
di Pier Giuseppe Murgia - Italia/Austria/Germania - drammatico/erotico - 90min.

Il film in questione è abbastanza famoso per lo scandalo suscitato dalla giovane età dei tre protagonisti al tempo delle riprese; censurato in vari paesi, fu girato in Austria per evitare la censura italiana. Distribuito e ritirato varie volte in varie edizioni di differenti lunghezze resta, comunque lo si voglia interpretare, uno dei peggiori film di sempre.

In aperta campagna l'adolescente Fabrizio (Martin Loeb), campagnolo che passa le sue giornate con il fido cane Xilot (Iro, questo il vero nome del cane, che viene indicato come membro del cast) ritrova la compagna di giochi dell'estate precedente Laura (Lara Wendel), come ogni anno durante le vacanze estive; i due sono sempre andati d'accordo, ma ora Fabrizio appare scostante e crudele senza che la ragazzina ne capisca il motivo. Fra i due si stabilisce un perverso rapporto schiavo-padrone. Trovate delle rovine di un'antica fortezza, i due eleggono il luogo a sede di un nuovo regno capeggiato dal ragazzo. In una casa nella foresta compare una famiglia di cui fa parte una ragazzina bionda di nome Silvia (Eva Ionesco), di cui Fabrizio si infatua. I due diventano quindi re e regina del regno del bosco, mentre Laura diventa vittima dei loro giochi sadici.

Il film dovrebbe mostrare il difficile passaggio dall'infanzia all'adolescenza nei suoi aspetti più problematici, come la difficoltà nell'adeguarsi alla sessualità, la nascita dell'aggressività nell'uomo e della sensualità nella donna, il tutto immerso in un non-luogo come il bosco e le rovine della città abbandonata, con il cane a simboleggiare l'incontrollabilità degli istinti ed il sadismo dei due ragazzini nei confronti della terza non come crudeltà intenzionale, ma come libero sfogo di pulsioni irrefrenabili. Purtroppo oltre alla recitazione scarsa ed ai dialoghi ripetitivi fino alla nausea, alla lentezza ed al montaggio discutibile, il difetto principale è l'insistenza, quasi morbosa invero, con cui il regista propone scene di nudo dei piccoli interpreti, in situazioni che di fatto rasentano la pornografia infantile, sebbene le scene di sesso siano tutte simulate. Se a ciò si aggiunge la violenza sugli animali (due uccellini vengono uccisi in maniera barbara) si può facilmente equiparare questo film ai biechi cannibal movies degli anni '80, ovvero un trionfo di ipocrisia mascherato da film in qualche modo impegnato.
Inutile e sconveniente.

Voto: 1/5

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