giovedì 1 settembre 2011

Antonio Meucci

-Quadrilogia del moto verticale

Meucci è un filmmaker italiano. Mi ha sottoposto il suo lavoro sperimentale "quadrilogia del moto verticale", qui recensito.

-Quadrilogia del moto verticale
di Antonio Meucci - Italia 1995-98 - sperimentale - 13 min.

E' fenomeno abbastanza comune che giovani cineasti inizino la loro carriera con pellicole di stampo sperimentale, basti pensare a Eraserhead di Lynch, all'Elemento del crimine di von Trier e così via. Spesso sono lavori commissionati dalla scuola di cinema che tali cineasti frequentano e che devono presentare in sede di esame. Non dobbiamo però pensare che queste pellicole siano solo dei "compiti a casa" e che il loro interesse sia puramente accademico: sebbene un film sperimentale sia per sua natura criptico e non di immediata comprensione, non significa che non possa comunicare nulla allo spettatore non "addetto ai lavori". Se il messaggio del film non è da subito evidente non vuol dire che non ci sia. Anzi, lo spettatore potrà accorgersi di come possa risultare più intrigante visionare e riflettere su un film sperimentale alla ricerca del suo senso nascosto piuttosto che vedere una pellicola ben più accessibile.
La "Quadrilogia del moto verticale" è appunto un'opera di stampo sperimentale realizzata dal regista Antonio Meucci durante i suoi studi all'Accademia di Belle Arti di Firenze. In cosa consiste? Fondamentalmente il film è composto da quattro siparietti onirici, tutti incentrati su una situazione statica (non solo dinamicamente, ma anche spazialmente e temporalmente) che trova un punto di svolta in seguito ad un evento che coincide sempre con moto verticale dall'alto in basso o viceversa.

Ecco una sintesi dei quattro episodi.
Trans: in una stanza vuota (mentale?) un vecchio legge un libro seduto ad un tavolo. Finitolo, lo inchioda al tavolo con tre chiodi che trapassano le pagine del libro e si conficcano nel legno sporgendo al di sotto del tavolo stesso. Gocce di liquido (presumibilmente inchiostro) colano dai chiodi andando a riempire un recipiente sottostante il tavolo. Un bambino usa il colore così ricavato per compiere degli scarabocchi su alcuni fogli di carta.
Opera al rosso: un pittore sott'acqua tenta di dipingere su una tela dei pesci chiusi in una gabbia a forma di parallelepipedo, ma il colore rosso dei pesci non si attacca alla tela e risale in superficie, andando a formare le figure dei pesci sulla superficie del mare.
L'inizio di una via: un ragazzotto guida un furgoncino per le strade di una città deserta a notte fonda senza incontrare nessuno finchè si imbatte in un semaforo che emette una luce bluastra. Il giovane scende dal mezzo e fissa la luce, come incantato dal suo colore.
L'enigma della mia settimana: è una sequenza di immagini presentate come susseguirsi di diapositive che illustrano alcune situazioni in cui il protagonista si imbatte nei diversi giorni di una settimana. Minimo comun denominatore fra questi episodi è il ripetersi di alcune forme (nascoste nelle angolature di alcuni oggetti, nei giochi di luci ed ombre e così via) che riportano alla mente un'immagine vista dal protagonista il primo giorno della suddetta settimana, e che per qualche motivo si è fissata inesorabilmente nella sua mente, tanto che gli sembra di scorgerla continuamente, come un pensiero ossessivo destinato a ripresentarsi di continuo. i ricordi sembrano inoltre essere disposti secondo un qualche schema logico, paragonabile ad una griglia di parole crociate.

Anche se non posso dirlo con sicurezza, l'opera mi sembra profondamente influenzata dalle atmosfere Lynchane (silenzi, rumori di fondo, bisbigli confusi, angolazioni improbabili), ed è popolato di immagini inquietanti, corredate da un comparto audio suggestivo e contorto. La recitazione è pressochè ingiudicabile: gli attori si limitano a compiere gesti meccanici, burattini nelle mani del regista, e in certo senso sembrano perdere i loro connotati di persone, divenendo ingranaggi di quelle che sono le idee dell'autore trasformate in sequenze cinematografiche. La disumanizzazione è, d'altronde, un elemento tipico di questo tipo di produzioni. Le interpretazioni che si possono dare a questo tipo di pellicole sono altresì varie e spesso cambiano da persona a persona. Vi dirò quello che ci vedo io.
Trans: mi sembra voler simboleggiare il concetto di passaggio del sapere dalle vecchie alle giovani generazioni, l'inchiostro speso per i vecchi libri alimenta le opere degli uomini del domani. Il perchè questo passaggio debba avvenire attraverso un procedimento violento (l'inchiodatura), tuttavia, non mi è molto chiaro, ma può darsi sia un'opinione del regista. Comunque è fra i più riusciti dei quattro a mio parere.
Opera al rosso: è inferiore al precedente. Credo che il suo significato sia quello di mostrare la finitezza delle possibilità umane, cui il dominio totale sulla natura sarà sempre precluso. Tuttavia la ripetitività dell'azione (che si ripete identica più e più volte) lo rendono meno interessante e visivamente potente del primo, anche se capisco che possa rappresentare il continuo provare e il continuo fallire dell'uomo in questa utopica impresa.
L'inizio di una via: è quello che mi piace di meno, e che ho meno capito. In tutta sincerità per quanto mi sforzi non riesco proprio a penetrare il pensiero del regista riguardo al senso di questo frammento. Forse si poteva accorciare il secondo e dedicare più spazio a questo, che mi dà l'idea di essere poco approfondito. Peccato.
L'enigma della mia settimana: è il mio preferito, sia per l'originalità della struttura sia per la realizzazione stilistica. E' un viaggio nella paranoia di una mente ossessionata da un pensiero fisso che non vuol saperne di andarsene e che costringe il cervello ad un'assurda ed isterica analisi dei propri ricordi, alla ricerca di corrispondenze e segnali nascosti che indichino una qualche sorta di schema, di verità che non vuol saperne di venire a galla. Direi che è il piatto forte del film.

In conclusione, siccome questo tipo di film dà spesso orgine a riflessioni e discussioni sul suo possibile significato, sentitevi liberi di pensarla diversamente da me. Potete visionare la pellicola al seguente indirizzo: http://www.antoniomeucci.it/shortfilm.php
Come al solito, il modo migliore per farsi un'idea su un film è vederlo!!!

S.V. (recensione su commissione)

Elenco Film (ordine alfabetico)

Elenco registi - cercate velocemente con Cntrl-F o Cmd-F