venerdì 1 luglio 2011

James Cameron

Piraña paura (1981)
Terminator (1984) - 3,5/5
Aliens - Scontro finale (1986) - 3/5
Abyss (1989)
Terminator 2 - Il giorno del giudizio (1991) - 3/5
True Lies (1994)
Titanic (1997)
Avatar (2009) - 3,5/5

Cameron (1954) è uno dei più famosi registi di blockbuster hollywoodiani. Da sempre attirato dal lato più spettacolare della settima arte, decisosi ad intraprendere una carriera nel cinema dopo aver visto "Guerre stellari", ottiene un successo strepitoso con "Terminator", che crea un'icona della fantascienza cyberpunk. Da allora in poi, Cameron ha sempre avuto accesso a budget importanti, che gli hanno permesso di dar vita a megaproduzioni e, di conseguenza, di ottenere larghi incassi al botteghino. Tutto senza trascurare una vivace personalità registica, un indubbia competenza nella direzione tecnica, un intuito per il prodotto vincente.

-Terminator
(The Terminator) di James Cameron - USA 1984 - fantascienza - 108min.

Nel futuro post-apocalisse le macchine hanno preso il sopravvento sugli uomini (A qualcuno è venuto in mente "The Matrix"?). La resistenza è guidata da John Connor. Un Terminator, sofisticato cyborg apparentemente invincibile, è inviato dalle macchine nel passato (dal 2029 al 1980) per uccidere la (non ancora) madre di John, Sarah Connor. Per contrastarlo, il John del futuro invia nel passato uno dei suoi uomini più fidati per proteggere la madre.

Giocattolone avveniristico che gioca con gli sbalzi temporali, il film bellico e d'azione, il poliziesco e il thriller con riuscita disinvoltura. Gli effetti speciali in alcuni momenti accusano il peso degli anni, ma sono ancora efficaci in molti momenti; le sequenze d'azione (l'assalto alla centrale di polizia e l'inseguimento in auto soprattutto) sono da antologia. Per non parlare della colonna sonora: da manuale. Tutto è appassionante in questo film. Ottima prova per Cameron, alla sua opera seconda, che rivela già tutta la sua dimestichezza per il genere sci-fi e un gran senso del ritmo. non manca di porre interrogativi universali sul tempo, lo spazio, la violenza. Da vedere.

Voto: 3,5/5


-Aliens - Scontro finale
USA 1986 di James Cameron - fantascienza - 137 min.

Reduce dal successo di Terminator, James Cameron ottiene l'ingaggio per dirigere, a diversi anni di distanza, il seguito di un film che ha segnato la vetta del fantahorror. Decidendo saggiamente di non fare un film uguale al precedente, Cameron abbandona lo stampo horror e si dedica a quello che più gli è congegnale, l'azione. Aliens è un war-movie fantacientifico e apocalittico in cui l'esercito nemico è costituito da frotte di Alieni schifosi pronti ad agguantare gli umani per farne incubatrici dei propri embrioni. Ripley, salvata da una squadra di soccorso dal suo perpetuo vagare nello spazio (vedi la conclusione di Alien), si unisce ad una squadra di marines hi-tech, ultracorazzati ma ignari dei pericoli che li attendono, in una missione di controllo sullo stesso pianeta del primo Alien, dove nel frattempo dei colonizzatori hanno installato un insediamento abitativo di 70 famiglie, il che vuol dire carne fresca per gli Aliens, che si moltiplicano a dismisura invadendo la cittadina. l'unico modo per fermare questa ondata riproduttiva è distruggere il nido, situato sotto la città e dominato, ovviamente, dalla regina aliena.
Lunghissima (fino a risultare un pò prolissa) sarabanda di effetti speciali, esplosioni, raffiche di mitra, disgustose sostanze acide e mucose aliene, fiotti di sangue e carne a brandelli, Aliens è una summa dei film d'azione violenta di Hollywood trasposta in ambiente fantascientifico con innegabile mestiere, anche se la mancanza di quel fascino visionario, di quella tensione abominevole e di quel gusto dell'orrido proprio del film originale faticano a farsi strada in una produzione (per mezzi, fondi, durata della pellicola) che possiede il materiale sufficiente per alimentare 10 film di genere action in una volta sola.
Bello ma indigesto.

Voto: 3/5

-Terminator 2 - il giorno del giudizio
(Terminator 2: Judgement Day) di James Cameron - USA 1991 - fantascienza - 136min.

Non avendo il cyborg del primo episodio portato a termine il suo compito, un nuovo letale robot, il T-1000, viene rispedito indietro nel tempo, nel 1990, per far fuori John Connor che è nato ed è ormai adolescente, mentre sua madre è stata rinchiusa in un manicomio per le sue farneticazioni sul fantomatico Terminator e la fine del mondo. A proteggere il ragazzo è stavolta un Terminator buono, ovvero appositamente riprogrammato dai ribelli.

Ovviamente la storia è un puro pretesto per far cassa su un personaggio divenuto da subito un icona della sci-fi, ma la ripetitività è forse l'unica pecca che si può imputare a questo film. Per il resto è come prima, più di prima: effetti speciali da urlo, battute storiche a ripetizione ("Vieni con me se vuoi vivere", "Hasta la vista, baby!" eccetera), sequenze d'azione superlative (memorabile l'inseguimento in camion nella prima parte del film), la solita strepitosa colonna sonora, finale epicissimo ed intermezzi lirici. Non mancano nemmeno qui critiche alle istituzioni politiche e militari e rapporto conflittuale uomo-macchina (e gli effetti negativi sull'ambiente), insomma, si vedono in nuce tutti i temi del recente Avatar. La competenza registica di Cameron è quantomai evidente e incontestabile. Ottima recitazione (Schwarzenegger impagabile) e fotografia suggestiva. Capolavoro di tecnica con anche qualcosa da dire. Non è poco. Poteva finire qui....

Voto: 3/5

-Avatar
di James Cameron - USA 2009 - fantascienza/animazione - 162min.

Dopo anni di preparazione, Cameron torna al cinema con un film che può essere considerato la summa di tutto il cinema d'avventura e fantascientifico realizzato da quando esiste quest'arte. Una storia canonica (e a tratti scontata) fa da sfondo ad una sarabanda di effetti speciali, veri protagonisti della pellicola. L'occhio è messo a dura prova per oltre due ore da continue esplosioni di colore, esseri sconosciuti e meravigliosi, sequenze epiche degne dei migliori kolossal ed anche di più. E' il film più spettacolare mai prodotto fino ad oggi, supportato anche dall'effetto 3D che dona all'immagine una profondità assolutamente inedita e realistica.

Futuro. Dopo aver esaurito tutte le risorse del nostro pianeta, gli umani colonizzano altri mondi alla ricerca di nuove risorse. Approdati su Pandora, pianeta rigoglioso coperto da un'immensa foresta con alberi ciclopici e montagne sospese in aria, installano una base per l'estrazione di Unobtanium, un materiale che per gli umani rappresenta la salvezza. Il problema è che sopra al più grande giacimento di tale materiale è situato il villaggio degli indigeni Na'vi, tribù locale che l'esercito vorrebbe far spostare a colpi di cannone. una squadra di ricercatori che crede invece nella diplomazia e nel dialogo, si rapporta agli indigeni attraverso degli Avatar, riproduzioni in carne ed ossa dei Na'vi controllate telepaticamente a distanza da alcuni utenti attraverso delle apposite macchine. Uno di essi è Jake Sully (Sam Worthington), ex marine subentrato nella missione al posto del fratello, morto in uno scontro con i nativi. Persi di vista i compagni durante una missione, Jake (o meglio il suo Avatar) viene salvato da una Na'vi e condotto al loro villaggio dove potrà imparare molto della loro tribù. Ma alcuni membri dell'esercito pensano di sfruttare le informazioni che Jake raccoglie per studiare i punti deboli dei Na'vi e distruggerli...

I 237 milioni di dollari spesi per la realizzazione del film sono stati sicuramente ben sfruttati da Cameron, che ha dato vita ad un nuovo mondo e ad un nuovo popolo in poco più di due ore di film. Sebbene la seconda metà sia praticamente una lunga sfilza di sequenze d'azione altamente spettacolari, la prima parte presenta ottimamente i personaggi ed il pianeta sconosciuto, coinvolgendo non poco lo spettatore nella scoperta di questo straordinario "Nuovo Mondo"; in effetti non è difficile vedere in questo film una rivisitazione futuristica del Far West, con Cow-boys in guerra con gli Indiani. Ci sono poi vari prestiti dai classici dell'avventura (Tarzan in primis) ed una buona dose di autocitazionismo, in rifermento ad Aliens (i robottoni ed ovviamente il personaggio di Sigourney Weaver). La nuova tecnologia denominata "Performance Capture" è talmente stupefacente che non si nota differenza fra la recitazione degli attori in carne ed ossa e le loro controparti blu, soprattutto riguardo le mimiche facciali. L'effetto 3D è così realistico grazie alla tecnologia appositamente sviluppata denominata "Reality Camera System" che (da Wikipedia) "consiste in due cineprese digitali ad alta definizione affiancate, che riprendono contemporaneamente la stessa immagine ma con due prospettive leggermente diverse, così da simulare i due occhi della vista umana e quindi cogliere anche le informazioni di profondità".
Avvincente e coinvolgente, non privo di messaggio, per quanto non particolarmente originale (antimilitarismo e rispetto dell'ambiente), Avatar è sicuramente un capolavoro dei nostri tempi ed il film con cui Cameron ha definitivamente lasciato la sua impronta nel cinema mondiale. Merita tutto il suo successo, ed è raccomandabile vederlo in 3D per gustarlo appieno. Sarà la nuova pietra di paragone con cui i futuri film di animazione dovranno confrontarsi, e sarà una lotta dura. Purtroppo nella seconda metà del film un occhio ormai affaticato potrebbe stancarsi del tripudio di effetti speciali, col risultato che molte scene straordinarie potrebbero essere viste distrattamente.
Ottima fotografia e colonna sonora funzionale, anche se non particolarmente memorabile.

Voto: 3,5/5

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