sabato 2 luglio 2011

Guillermo del Toro

Doña Lupe (1985)
Geometria (1987)
Cronos (1993)
Mimic (1997)
La spina del diavolo (2001)
Blade II (2002)
Hellboy (2004)
Il labirinto del fauno (2006) - 3/5
Hellboy II - The Golden Army (2008)
Pacific Rim (2013) - 2,5/5
Crimson Peak (2014)

del Toro (1964) è un regista spagnolo contemporaneo; i suoi film hanno un'impronta molto personale, alcuni sono di stampo prettamente orrorifico, altri scivolano più nel fantasy, spesso mischiato al mondo reale. Negli anni, all'attività di regista ha affiancato quella di produttore, ruolo che ricopre sempre più attivamente. Nel 2014 è stata annunciata una sua collaborazione con Hideo Kojima per lo sviluppo di un nuovo episodio del franchise videoludico Silent Hill.

-Il labirinto del fauno
(El laberinto del fauno) - di Guillermo del Toro - USA 2006 - fantastico - 112 min.

La storia si svoge nel 1944 in Spagna, durante la dittatura Franchista: Carmen, sposata in seconde nozz con un comandante franchista, si trasferisce con la figlia Ofelia, a casa del nuovo marito, in campagna, da dov egli sta conducendo alcune operazioni militari contro le sacche di resistenza al regime. Trovando insopportabile la nuova vita, Ofelia trova rifugio in un labirinto di pietra vicino alla villa dove incontra un Fauno, magica creatura a guardia del labirinto, che le rivela che essa è la reincarnazione di una principessa di un mondo magico, fuggita sulla terra nelle ere passate; per tornare alla sua terra d'origine dovrà superare alcune prove, impresa ardua a causa degli scontri a fuoco che avvengono nelle zone intorno alla villa, e alla despotica autorità del comandante, interessato solo al figlio che Carmen sta per partorire, suo figlio appunto. Il finale fra sogno e realtà è tipicamente fiabesco, ma ha la particolarità di essere ambientato nel mondo relae, e questo da a tutto un tocco di gustosa originalità.

Il film punta sulla varietà di atmosfere: sembra di vedere due film diversi simultaneamente, da una parte un film di guerra e dall'altra una fiaba nera; la fusione fra le due cose da vita ad una storia originale ed appassionante, divertente da vedere, cromaticamente entusiasmante, e con dei personaggi carismatici.
In conlusione è un mix di generi ben riuscito che, con strizzatine d'occhio anche all'horror, crea una vicenda intrigante. Questo è un grazioso film che vi farà sicuramente rivivere un pò delle emozioni e delle atmosfere magiche che si respirano da piccoli.

Voto: 3/5

-Pacific Rim
USA 2013 - fantascienza - 131min.

Da una breccia che si apre sul fondale dell'oceano pacifico scaturiscono mostri giganteschi chiamati kaiju. La breccia si rivela essere un portale dimensionale. Inizia un conflitto planetario che porterà allad distruzione di gran parte del pianeta.  Gli umani si difendono costruendo degli enormi robottoni chiamati jaegers, comandati da una coppia di piloti che si interfacciano con la macchina direttamente per via cerebrale. Nel 2020 in Alaska compare un msotro particolarmente aggressivo. Durante lo scontro, uno dei due piloti dello jaeger muore; l'altro, suo fratello, sopravvive fortunosamente e da allora smette il suo compito andando a lavorare come operaio nella costruzione di un'enorme muraglia difensiva. Ma queste misure di sicurezza non possono reggere contro i kaiju sempre più forti che inizian oad arrivare 5 anni dopo questi fatti. Perciò il pilota, di nome Raleigh (Charlie Hunnam) viene richiamato in servizio dal suo vecchio comandante, Stacker Pentecost (Idris Elba), per pilotare una nuova macchina assieme alla giovane pilota Mako Mori (Rinko Kikuchi), in una disperata missione che ha come obbiettivo la distruzione della breccia.

Si tratta di un calderone contente elementi tipici della cultura fantascientifica giapponese: da Godzilla e i kaiju eiga in generale, a Mazinga, a Neon Genesis Evangelion, Pacific Rim è una specie di opera summa del genere; di originale c'è ben poco a parte forse la contaminazione fra questi generi e la spettacolarità hollywoodiana assieme al suo (piatto) metodo narrativo, ovvero: prima mezz'ora in cui si dà una succinta presentazione dei personaggi principali, ognuno con i suoi problemi, e successivi 90 minuti di mega-battaglie. Peccato che, essendo tutta roba in fin dei conti già vista, Guillermo Del Toro avrebbe dovuto concentrarsi maggiormente sull'aspetto narrativo, se avesse avuto l'intenzione di proporre qualcosa di originale. Così non è stato, e sebbene la confezione sia impeccabile il film intrattiene fino a un certo punto: infatti dati tutti glia ltri esponenti del genere non si capisce in base a cosa uno spettatore dovrebbe essere invogliato a vedere questo film in particolare. La cursioità può derivare dal chiedersi se una produzione americana sia in grado di imitare bene un prodotto tipicamente nipponico, e bisogna dire che da questo punto di vista la scommessa è stata vinta, e non mancano scene efficaci nè imamgini suggestive. Certo che il tutto scade un po' quando vediamo le battaglie fra robot e msotri ridursi a "scazzottate" ben poco sovrumane: non poteva escogitare battaglie più originali, dotando magari i mostri di abilità particolari? Qui invece il loro design, di tipo insettoide-giurassico anche se ogni esemplare è diverso dall'altro, non influisce sul combattimento, che rischia di risultare monotono.

Voto: 2,5/5

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